IAQOS: Ancona riparte da IA e privacy by design

1 Ottobre 2020

Ottobre 1, 2020

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Nelle ultime settimane, abbiamo avuto il piacere di collaborare ad un progetto insieme a Sineglossa, una organizzazione che ha l’obiettivo di coniugare arte e innovazione, mettendo al centro l’artista come guida in questo percorso di ricerca e contaminazione.

Il progetto in questione è IAQOS – acronimo di Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source – che vuole farsi portavoce di nuove visioni urbanistiche; nello specifico, si tratta di un gioco online (e offline nella città di Ancona), che permette agli utenti, all’esito di una procedura guidata, di inviare un “sogno” per la città, poi pubblicato anche sul sito del progetto.

Ma il sogno sarà anche la base di ispirazione di IAQOSl’algoritmo di deeplearning, che trarrà spunto dai desiderata degli utenti per formulare un articolo “visionario”, con l’intento di offrire alla comunità anconetana soluzioni concrete per la città.

Un progetto originale e dal senso civico così profondo che ci ha affascinato e incuriosito allo stesso tempo.
E così, quando il Team di Sineglossa ci ha contattati per collaborare attivamente, non abbiamo esitato a dirgli di sì, anche per la sensibilità dimostrata fin da subito verso il tema della protezione dei dati personali.

1. COME ABBIAMO COLLABORATO

È stato un connubio perfetto!
Sineglossa è un collettivo di idee inesauribile e per noi è stato stimolante seguirli fin dall’inizio potendo così applicare il concetto di privacy by design.

Le prime audit sono servite per capire le finalità del progetto IAQOS, e quindi l’obiettivo che il Titolare Sineglossa voleva raggiungere una volta acquisiti i dati degli interessati.
Le lunghe riunioni sono servite per definire lo schema complessivo del trattamenti di dati, che da ultimo è stato suddiviso in 3 fasi:

a) LA RACCOLTA DEI DATI

Soffermandosi sulla versione online, l’utente dapprima sceglie il proprio avatar stereotipato (es. Rita, anconetana freelance), poi seleziona l’oggetto del proprio sogno (es. mercati, porto, palestre ecc…) e infine lo completa scrivendo pensieri liberi.

A questo punto, l’utente può decidere se lasciare il proprio nome o un alias, per firmare l’articolo elaborato da IAQOS, ma solo se desidera farlo. Nessun dato, infatti, è richiesto obbligatoriamente.

Anche i successivi form richiedono l’inserimento facoltativo di dati, che in ogni caso sono stati resi aggregati. Ad esempio, alla domanda “Cosa ci fai ad Ancona?”, potremo rispondere con una delle 4 opzioni previste (“Ci passo per sbaglio”, “Ci Studio”, “Ci lavoro”, “Ci vivo”) senza la possibilità di includere ulteriori elementi riguardante la professione specifica o l’università in cui si studia; allo stesso modo, si è optato per richiedere la fascia d’età, in luogo della età esatta.

Così facendo, si è data piena attuazione al principio di minimizzazione (ex art. 5 GDPR), in quanto il Titolare raggiunge comunque il suo fine di analizzare per “stereotipi” i bisogni e le esigenze della città, senza però identificare, neppure indirettamente, il singolo utente.

Prima dell’invio del sogno, l’utente si imbatte nella informativa privacy che, per l’occasione, abbiamo pensato di elaborare in una forma “narrata”, più in linea con il tono del gioco, così offrendo una panoramica semplificata di tutti i trattamenti effettuati dal Titolare.
In calce all’informativa è poi presente l’unico consenso richiesto riguardante i dati sensibili che l’utente potrebbe includere nel messaggio che completa il sogno.

Come amiamo ribadire nel corso delle attività di compliance, il nostro obiettivo è generalmente quello di evitare – laddove possibile – la base giuridica del consenso, in quanto obbliga il Titolare a pesanti oneri di accountability, oltre a procedure interne per gestire l’eventuale sua successiva revoca.

L’ipotesi però plausibile di commenti legati – ad esempio – all’amministrazione della città, con eventuali allusioni o vere e proprie dichiarazioni circa il personale orientamento politico, oppure il riferimento alle proprie condizioni di salute, ha richiesto obbligatoriamente il consenso ai sensi dell’art. 9 pgf. 2 lett. a) Reg. UE n. 679/16 (G.D.P.R.)

Oltre all’informativa narrata, l’utente ha l’opportunità di approfondire i termini dei trattamenti di dati con l’informativa più estesa, scritta in un linguaggio più tecnico e giuridico.

È una rappresentazione “plastica” del principio di granularità, la cui applicazione è caldeggiata dalla normativa privacy oltre che dall’European Data Protection Board.

L’obiettivo è quello di fornire le informazioni essenziali in un linguaggio accessibile all’interessato, salvo poi aggiungere elementi aggiuntivi in una informativa più particolareggiata.
Proprio in quella sede è stata infatti inclusa anche una spiegazione sul funzionamento dell’algoritmo (la potete leggere qui)
Questa buona prassi è una dimostrazione di trasparenza del titolare, ma soprattutto agevola e incentiva anche la lettura dell’informativa da parte dell’interessato, aumentandone la c.d. awareness.

b) LA ELABORAZIONE DEI DATI DA PARTE DI IAQOS

La seconda fase, invece, è quella di elaborazione dei dati mediante l’utilizzo dell’algoritmo IAQOS, che trasforma il sogno in un vero e proprio articolo di giornale.

Insieme ad Andrea Zaninello, language scientist, che ha progettato l’algoritmo partendo da un modello open-source, abbiamo ripercorso le fasi di training dei dati, focalizzandoci sugli effetti dei processi automatizzati sotto il profilo dei diritti e delle libertà degli interessati.

Si è quindi esclusa l’ipotesi di una qualsiasi decisione automatizzata con effetti giuridici sull’interessato (lo scenario più ad alto rischio) posto che l’output consiste nella sola elaborazione di un articolo, a cui si aggiunge un monitoraggio “umano” ex post, che funge da filtro prima della sua pubblicazione.

c) IL TRATTAMENTO PER FINALITÀ DI NEWSLETTER

L’ultima fase, invece, consiste nell’utilizzo della sola mail per attivare un servizio di newsletter a favore dell’interessato per aggiornarlo sui futuri progetti del Titolare.
In questo caso è quindi possibile fare affidamento sulla base giuridica del legittimo interesse, considerato il contatto “sociale” già creatosi con l’interessato, la sua ragionevole aspettativa di ricevere tali informazioni, e l’oggetto della newsletter, che riguarda eventi o iniziative di suo presumibile interesse.

2. LA SESSIONE DI FORMAZIONE PER GLI INCARICATI

Prima della data stabilita per l’inaugurazione del progetto, si è svolta una sessione di formazione online con tutti gli incaricati alla estrazione dei dati e la loro immissione all’interno dell’algoritmo IAQOS.

In particolare, si è approfondita l’ipotesi in cui l’utente inserisce dati sensibili all’interno del messaggio, salvo poi non acconsentire al loro trattamento.

Come noto, infatti, il GDPR esige che nessun servizio sia condizionato alla prestazione di un consenso, che in quanto tale non potrebbe più ritenersi libero.

In questo senso, è stato importante fornire esempi concreti agli incaricati, ai quali è chiesto di individuare la presenza di dati sensibili all’interno dei messaggi, cui segue – in caso di mancato consenso – l’immediata eliminazione dell’intero sogno inviato dall’interessato.

3. COME COLLABOREREMO

Questa esperienza è solo il primo tassello di una partnership che vede uniti Privacy Network e Sineglossa in altri progetti altrettanto stimolanti e innovativi di cui vi parleremo sempre sul nostro sito.

Vi lasciamo con le parole di Federico Bomba, direttore di Sineglossa, che racchiudono perfettamente lo spiritto della iniziativa a cui abbiamo orgogliosamente preso parte come associazione: “Il progetto ha un doppio valore: da una parte, il connubio tra arte e scienza ci ricorda che, come è avvenuto nel Rinascimento e come sperimentato da imprenditori illuminati del calibro di Adriano Olivetti, dalla contaminazione tra competenze eterogenee si produce innovazione. Dall’altra, che l’empatia e la visionarietà che si scatenano nei processi artistici possono svolgere un ruolo di primo piano in temi importanti come quello della coesione sociale e del miglioramento delle condizioni di vita di ogni cittadino.

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