Il nostro
Manifesto
L’OAA nasce per offrire una panoramica degli algoritmi e dei processi automatizzati usati in Italia dalla pubblica amministrazione (PA). L’Osservatorio ha l’obiettivo di permettere ai cittadini e a chi si trova sul territorio italiano di essere consapevole dell’esistenza di tali sistemi ed esercitare, se necessario, i propri diritti.
Perché un Osservatorio Amministrazione Automatizzata?
Trasparenza e consapevolezza sono due valori fondamentali in una società sempre più automatizzata: le persone devono avere gli strumenti per poter accedere alle informazioni che riguardano l’automazione dei servizi pubblici e poter chieder conto alla PA delle decisioni prese sul loro conto.
I governi di tutto il mondo si rivolgono sempre più frequentemente agli algoritmi per automatizzare o supportare i processi decisionali. Alcuni esempi sono la pianificazione urbana, l’assistenza sociale, il welfare e l’assegnazione di sussidi, il rilevamento di frodi, l’assegnazione di cure sanitarie e la gestione della sicurezza da parte delle forze dell’ordine.
Si tratta di una tendenza diffusa che, pur rispondendo a motivazioni ed esigenze diverse, origina dall’ idea di semplificare e ridurre i costi delle pratiche pubbliche. Anche in Italia il coinvolgimento di software e sistemi automatizzati sta incrementando: i processi di trasformazione digitale sono in aumento, e la digitalizzazione è uno degli assi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Per approfondire
Quali principi dovrebbe seguire l’utilizzo di algoritmi nel settore pubblico?
I processi automatizzati impiegati nel settore pubblico sono applicati a tutti i cittadini italiani e alle persone che vivono in Italia, diventando parte dei servizi offerti sia a livello locale che nazionale. In quanto tali, gli algoritmi utilizzati nei servizi pubblici devono aderire alle stesse regole e principi tipici dell’amministrazione pubblica, quali innanzitutto l’essere al servizio dei cittadini, il rispetto del principio di non discriminazione, dei principi di trasparenza e apertura al controllo democratico.
Tali sistemi, inoltre, impattano considerevolmente l’intero impianto sociale sia perché parte del servizio pubblico e quindi sufficientemente meritevole di fiducia, sia perché si tende ad attribuire all’output decisionale algoritmico un carattere di imparzialità ed accuratezza tecnica. Al contrario, gli algoritmi dovrebbero essere considerati come strumenti di supporto, ausiliari al funzionamento della cosa pubblica e non dovrebbero mai sostituire le decisioni umane e il giudizio discrezionale.
Di seguito sono presentati i principi che secondo Privacy Network dovrebbero guidare l’impiego di processi automatizzati nella pubblica amministrazione, insieme alle raccomandazioni e procedure ad hoc per un utilizzo di algoritmi etico e trasparente.
I principi
Le raccomandazioni dell’Osservatorio
L’impatto che i sistemi algoritmici possono avere sulla vita delle persone è rilevante sotto diversi profili che riteniamo dovrebbero essere oggetto di una specifica valutazione d’impatto sia nella fase precedente all’implementazione, sia nel periodo successivo in termini di monitoraggio del sistema (come sottolineato nella sezione precedente). Crediamo infatti che tutti i cittadini italiani debbano avere accesso a informazioni comprensibili e attuali su come gli algoritmi influenzano le loro vite per potersi attivare e difendere in caso di violazioni dei propri diritti.
Inoltre, è cruciale consentire ai cittadini di partecipare il più possibile ad un dibattito pubblico sull’opportunità di utilizzare tali sistemi, sulle modalità in cui implementarli e sulle tematiche su cui farli lavorare.
Misure proattive di valutazione e salvaguardia dei diritti sono importanti perché una volta che un sistema è già stato programmato e utilizzato può essere molto difficile modificare i suoi input e, di conseguenza, i suoi output. Ciò è dovuto sia ad una mancanza diffusa di competenze digitali nella PA, sia all’opacità che spesso caratterizza i processi automatizzati.
L’attivismo, in questo senso, ha un ruolo fondamentale per “avvistare” gli utilizzi di una tecnologia e valutare gli impatti insieme alle persone, ma potrebbe essere troppo tardi per far valere i diritti violati o organizzare una risposta. Le tempistiche sono molto importanti, e per questo è fondamentale promuovere una conoscenza e sensibilità diffusa di queste pratiche.
L’Osservatorio sarà sempre di più uno strumento dinamico e collettivo, aggiornato periodicamente anche grazie alle segnalazioni e ai suggerimenti delle persone per mobilitare una riflessione culturale e una valutazione della dimensione politica di queste tecnologie.
Segnalazioni
Questo progetto nasce e cresce grazie alla collaborazione di tutti.
Vuoi fare una segnalazione, darci dei feedback, o suggerirci altri parametri da includere?